La legge italiana stabilisce che, per sposarsi, bisogna aver compiuto diciotto anni, cioè bisogna essere maggiorenni. Tuttavia, in casi particolari, il giudice può concedere che anche un minorenne si sposi, purchè abbia compiuto sedici anni.
In questo caso, il minore si libera da certi obblighi tipici della sua età; per esempio, può andare e venire liberamente da casa quando vuole, può abitare con il coniuge in una casa diversa da quella dei genitori, può insomma aigre come un adulto nelle situazioni “normali”.
Ma per questioni “straordinarie” come per esempio il libero uso del suo patrimonio, egli dipende ancora dai genitori o tutori (se però il coniuge è maggiorenne, egli dipende da questi).
Questa parziale capacità e libertà di agire che viene riconosciouta ai minori sposati viene chiamata amancipazione.